Walks of Change
Fondazione Ufficio Pio
Una passeggiata personalizzabile
430 anni di storia
Una città che cambia insieme ai suoi abitanti
Il nuovo itinerario di Walks of change nasce da una collaborazione tra la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e la Fondazione Ufficio Pio, per celebrare i 430 anni dalla sua istituzione. Un itinerario personalizzabile per temi attraversa i luoghi e i tempi dell’Ufficio Pio, si sofferma sui progetti pensati per aiutare i torinesi, ricorda le persone che hanno donato tempo e beni per gli altri. La passeggiata ha inizio nel 1595, quando l’Ufficio Pio è stato fondato dai confratelli della Compagnia di San Paolo, ma ogni tappa si riferisce anche al presente, perché le azioni della Fondazione Ufficio Pio hanno saputo trasformarsi per rispondere ai bisogni della contemporaneità. Sullo sfondo rimane la città di Torino, da sempre destinataria dei progetti dell’ente.
I documenti che testimoniano la storia e l’attività della Fondazione Ufficio Pio sono parte dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, conservato dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, un patrimonio di oltre due chilometri lineari di documentazione, dal XVI al XX secolo. Dalle carte del fondo Ufficio Pio emergono storie di donne troppo povere per sposarsi, di borghesi impoveriti ma “vergognosi” di mostrare la nuova condizione, di torinesi e confratelli che scelgono di destinare lasciti all’Ufficio Pio, che in questo modo può costituire doti per le prime ed elemosine per i secondi. Soprattutto dal primo Novecento gli aiuti dell’ente si diversificano, rivolgendosi all’ambito educativo, sanitario, sociale, mettendo al centro le persone che vogliono impegnarsi per un futuro migliore.
L’attività di valorizzazione della storia della Fondazione Ufficio Pio si basa, quindi, sulle carte conservate dalla Fondazione 1563, ma non è slegata dagli archivi conservati negli altri istituti cittadini, come le carte sciolte dell’Archivio Storico della Città, le fotografie della Fondazione Torino Musei, le mappe della città che riportano la posizione dell’Oratorio di San Paolo, digitalizzate dalla Biblioteca Civica e dalla Biblioteca dell’Accademia delle Scienze.